Ripartono a Volterra i “Progetti del Cuore“ per garantire il servizio di trasporto sociale gratuito ai ragazzi in difficoltà e alle famiglie in difficoltà.
Il progetto era partito per la prima volta due anni fa e aveva visto la realizzazione di un mezzo di trasporto, un Fiat Doblò, completamente attrezzato per lo spostamento delle persone in difficoltà e delle persone diversamente abili del territorio.
A beneficiare dell’automezzo era stata la Rsa Santa Chiara, che da quest’anno continuerà ad averlo a disposizione per il trasporto di coloro che sono in stato di necessità. Sul territorio, infatti, prosegue con continuità il servizio di mobilità gratuita, che sarà attivo per altri due anni, durante i quali il mezzo sarà attrezzato e garantito in maniera integrale, dall’allestimento, alla gestione delle spese.
“Il mezzo di trasporto verrà utilizzato – specifica il direttore della Rsa Fabrizio Calastri – a Volterra dalla nostra azienda di servizi alla persona per l’assistenza domiciliare, per trasporti socio-sanitari rivolti principalmente a persone anziane non autosufficienti che necessitano di recarsi in ospedale o presso strutture sanitarie per visite mediche, ma anche per trasporti di svago e piacere”.
A sostenere il progetto anche la cantante Annalisa Minetti:
«La mia esperienza personale mi ha resa particolarmente sensibile a tutte le iniziative con cui si cerca di migliorare la vita dei cittadini diversamente abili, al punto di avermi guidato verso i “Progetti del cuore” come quello che si sta portando avanti a Volterra: la vocazione di questa iniziativa è di contribuire a risolvere il problema, sempre più stringente per l’amministrazione pubblica e per le associazioni di volontariato, della destinazione di fondi per l’acquisto di mezzi da trasformare e adibire al trasporto dei cittadini con disabilità o ridotta capacità motoria”. Sarà proprio grazie alla partecipazione della attività locali che potrà essere garantita l’esistenza di questo un servizio, che corrisponde ad una necessità imprescindibile sul territorio».