Si è tenuta lo scorso 19 Luglio la cerimonia, con tanto di taglio del nastro, per l’inaugurazione del nuovo mezzo di trasporto per il Coordinamento Provinciale di Volontariato Protezione Civile Forlì Cesena.

Si è tenuta lo scorso 19 Luglio la cerimonia, con tanto di taglio del nastro, per l’inaugurazione del nuovo mezzo di trasporto per il Coordinamento Provinciale di Volontariato Protezione Civile Forlì Cesena. In questa occasione i “Progetti del Cuore”, avviati da qualche tempo, rendono disponibile un nuovo mezzo di trasporto perfettamente attrezzato sia per le attività di Protezione Civile, che per lo spostamento delle persone anziane e diversamente abili del territorio. L’iniziativa ha visto l’immediata donazione del mezzo al fine di permettere all’associazione di erogare i servizi di assistenza alla popolazione in maniera completamente gratuita. Questo grazie all’acquisto e alla fornitura del veicolo allestito sia con le attrezzature necessarie a protezione civile sia con la pedana elettroidraulica per il trasporto di persone disabili. Quest’anno a ricevere il mezzo é stato Coordinamento Provinciale di Volontariato Protezione Civile Forlì Cesena, che da oggi in avanti avrà a disposizione un Fiat Doblò attrezzato per il trasporto dei cittadini diversamente abili e in stato di necessità. Da sempre il Coordinamento Provinciale di Volontariato Protezione Civile Forlì Cesena organizza le tante attività che, soprattutto in questo difficile momento, sono in gestione alla Protezione Civile: dall’assistenza alla popolazione, ai presidi e sopralluoghi, alla ricerca delle persone scomparse, agli interventi durante le grandi calamità come terremoti, incendi e situazioni di pericolo, fino ai numerosissimi servizi che, da inizio anno e ancora oggi, vengono effettuati per l’attuale emergenza sanitaria, come la consegna di mascherine, di pasti, il presidio davanti alle strutture sanitarie e l’assistenza alla popolazione nei luoghi di pubblici. Il progetto è stato presentato presso la sede del Coordinamento Via Cadore 75 Forlì. ‘’Prevalentemente il mezzo opererà – specifica il Presidente Gabriele Russo – nel territorio forlivese e oltre all’impiego presso la nostra sede CUP di Via Cadore a Forlì, essendo noi una associazione di secondo livello, sarà messo a disposizione delle nostre associazioni aderenti per scopi statutari. Servirà per tutte quelle attività non emergenziali di protezione civile ma per quelle “collaterali” altrettanto importanti per la vita dell’associazione (Coordinamento) a partire dalle iniziative di autofinanziamento e di informazione e divulgazione della cultura di Protezione Civile. Effettuerà trasporto di materiale soprattutto informativo ( penso ad esempio ad una mostra itinerante sui temi della Protezione Civile) ma anche per attività ricreative e formative. Non è escluso che possa servire alle nostre associazioni anche per trasporto di persone. Abbiamo svolto diversi incarichi: dal servizio di accoglienza all’ IRST di Meldola al supporto nella gestione dei senza fissa dimora nel comune di Forlì. Da ultimo il nostro supporto ai punti vaccinali nel territorio provinciale. Credo di poter dire che tutto questo vada inteso anche come assistenza alla popolazione. Soprattutto nei primi mesi di pandemia le nostre associazioni impegnate nei diversi comuni del nostro territorio hanno svolto moltissimi di questi interventi che erano la quotidianità.’’ A sostenere il progetto anche Annalisa Minetti, che aveva presentato l’iniziativa all’inizio nell’ambito dei “Progetti del Cuore”: “La mia esperienza personale mi ha resa particolarmente sensibile a tutte le iniziative con cui si cerca di migliorare la vita dei cittadini diversamente abili, al punto di avermi guidato verso i “Progetti del Cuore” come quello che si sta portando avanti a Forlì Cesena: la vocazione di questa iniziativa è di contribuire a risolvere il problema, sempre più stringente per l’Amministrazione pubblica e per le associazioni di volontariato, della destinazione di fondi per l’acquisto di mezzi da trasformare e adibire al trasporto dei cittadini con disabilità o ridotta capacità motoria”. Ed è stato proprio grazie alla partecipazione della attività locali che si è potuta garantire l’esistenza di questo un servizio, che corrisponde ad una necessità imprescindibile sul territorio. Le aziende che hanno aderito, oltre a trasferire sul proprio marchio il valore aggiunto di questo nobile servizio, hanno potuto sostenere e aiutare i membri più fragili della comunità”.

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